Impermeabilizzazione degli impianti di depurazione

Le strutture in calcestruzzo degli impianti di trattamento acque sono costantemente esposte a condizioni estreme. Vasche, serbatoi e canali rimangono in contatto prolungato con liquidi corrosivi o biologicamente attivi, agenti chimici e carichi idrostatici continuativi.

Queste sollecitazioni possono causare infiltrazioni, corrosione delle armature e degrado strutturale, compromettendo sia la funzionalità dell’opera sia la qualità dell’acqua e del suolo circostante.

Un’efficace impermeabilizzazione strutturale è quindi indispensabile fin dalla progettazione: le miscele cementizie vanno ottimizzate in bassa porosità e integrate con sistemi di barriera completi per garantire tenuta ermetica, prolungare la vita utile delle opere e ridurre i costi di manutenzione a lungo termine.

acqua
Calcestruzzo
additivato
CRISTALLI

Criticità delle strutture di trattamento acque

Le condizioni operative dei depuratori impongono numerose sfide al calcestruzzo armato. In particolare:

  • Infiltrazioni d’acqua e umidità permanente: l’acqua stagnante o sotto pressione statica favorisce l’ossidazione delle armature e il dilavamento del calcestruzzo.
  • Attacchi chimici aggressivi: acidi, cloruri, solfati, anidride carbonica e altri agenti riducono il pH interno del calcestruzzo, provocando carbonatazione e corrosione accelerata delle armature.
  • Cicli di gelo/disgelo: in climi freddi l’acqua intrappolata nelle microfessure del calcestruzzo si espande quando gela, generando fessurazioni ricorrenti ad ogni ciclo.
  • Sollecitazioni meccaniche e pressioni idrostatiche: carichi strutturali, vibrazioni o movimenti del terreno introducono tensioni e crepe che possono agevolare nuove infiltrazioni.

Questi fattori danneggiano il cemento. Le infiltrazioni non controllate causano la corrosione delle armature. Inoltre, possono portare a un attacco chimico dei materiali.

Questo provoca crepe e riduce la sezione. Infine, diminuisce la capacità portante.

Ogni compromissione della tenuta favorisce inoltre la contaminazione delle falde e del terreno, sottolineando l’importanza di proteggere le strutture di depurazione sin dall’origine.

Esigenze di impermeabilizzazione strutturale e duratura

Nei depuratori è necessario un approccio di impermeabilizzazione strutturale e integrale. Fin dalla fase di getto si devono impiegare conglomerati cementizi a bassa porosità, possibilmente additivati con agenti cristallizzanti, in modo da limitare al massimo il passaggio di acqua e soluti dannosi.

Occorre inoltre realizzare una barriera continua sulle superfici e, soprattutto, sui giunti di costruzione (con sigillanti idroespansivi, nastri o profili waterstop) per garantire che ogni discontinuità strutturale sia impermeabilizzata.

In questo modo si ottiene fin dal primo getto una massa cementizia impermeabile e autorigenerante, capace di sopportare cicli di carico idrostatico, sbalzi termici e aggressione chimica senza deteriorarsi. Una tenuta ermetica così progettata previene efficacemente infiltrazioni, protegge la qualità dell’acqua e prolunga la durata dell’impianto.

Soluzioni combinate: additivi cristallizzanti, membrane e sistemi per giunti

Drykos promuove un approccio integrato che combina diverse tecnologie complementari per la massima protezione del calcestruzzo. In particolare, il sistema ideale prevede:

  • Additivi cristallizzanti nel getto: leganti liquidi miscelati al calcestruzzo (es. Drymix Ultra) che reagiscono con gli idrati del cemento formando microcristalli insolubili nei pori. Questi cristalli occludono progressivamente i capillari, rendendo l’intero volume cementizio impermeabile dall’interno e conferendo al materiale un’azione autoriparante in presenza di umidità residua.
  • Membrane e teli speciali: ad esempio geotessili bentonitici o teli polimerici applicati sulle pareti o nelle riprese di getto. Queste pellicole offrono una barriera idroreattiva supplementare che si attiva a contatto con l’acqua, risanando auto­maticamente eventuali punti critici della superficie.
  • Sigillanti elastomerici e malte da iniezione: prodotti a base polimerica o cementizia da applicare in cantiere per trattamenti puntuali di crepe o difetti localizzati. Essi garantiscono tenuta immediata dei giunti di getto e intervenzione rapida su eventuali lesioni riscontrate in fase di costruzione o su strutture esistenti.
  • Profili waterstop (PVC o gomma idroespansiva): inseriti nei giunti strutturali per assicurare continuità alla barriera impermeabile e gestire efficacemente le pressioni idrostatiche. Questi profili espandono al contatto con l’acqua, sigillando le giunture tra elementi in calcestruzzo.

Questi componenti operano in sinergia: gli additivi cristallizzanti impermeabilizzano la massa interna del calcestruzzo, mentre membrane, sigillanti e waterstop garantiscono la tenuta sulle superfici e nei giunti. Il risultato è un’opera impermeabile in profondità, resistente agli attacchi superficiali e duratura nel tempo.

DRYBOXSYSTEM®: caratteristiche distintive

DRYBOXSYSTEM® di Drykos rappresenta un sistema integrato chiavi in mano per la protezione delle nuove opere in calcestruzzo. Le sue caratteristiche principali includono:

  • Impermeabilità attiva e autoriparante: l’additivo cristallizzante incorporato nel getto reagisce con l’acqua per formare una rete di microcristalli insolubili che sigillano i pori. In caso di formazione di microfessure (fino a 0,5 mm) i cristalli si riattivano autonomamente, “sigillando” le vie d’acqua senza interventi esterni.
  • Sistema completo e compatibile: ogni componente (additivi, membrane, sigillanti, profili waterstop) è progettato per essere compatibile con gli altri, garantendo una barriera continua e una distribuzione uniforme delle performance impermeabili su tutta la struttura. La progettazione integrata del sistema assicura, fin dalla fase di analisi e cantiere, una tenuta ermetica totale dell’opera.
  • Resistenza chimica avanzata: il calcestruzzo trattato con DRYBOXSYSTEM® diventa sostanzialmente inattaccabile da sostanze aggressive (batteri, acidi organici, sali, detergenti, ecc.), prevenendo i fenomeni di degrado chimico delle masse cementizie. Ciò è cruciale negli impianti di depurazione, dove la matrice può essere esposta a reflui biologicamente attivi e agenti chimici pericolosi.
  • Durabilità nel tempo e manutenzione ridotta: grazie all’impermeabilizzazione permanente della massa di calcestruzzo fin dal getto, la struttura mantiene le sue prestazioni invariata nel tempo. A differenza dei rivestimenti tradizionali, che si deteriorano e richiedono riapplicazioni, il sistema Drybox non necessità di manutenzione straordinaria continua. In pratica ciò si traduce in meno interventi di riparazione e ripristino, minori costi operativi e risparmio idrico grazie all’eliminazione delle perdite.
  • Conformità normativa e sostenibilità: i componenti utilizzati sono certificati per il contatto con acqua potabile e privi di VOC. Il sistema è progettato per soddisfare i più alti standard ambientali (LEED, SDG, bioedilizia). In particolare, l’adozione di DRYBOXSYSTEM® contribuisce a ridurre drasticamente l’impronta ecologica delle opere in calcestruzzo – fino al 65% secondo studi interni – grazie alla minore produzione di rifiuti ed emissioni, preservando risorse idriche e suoli.

Applicazioni pratiche e benefici ambientali

DRYBOXSYSTEM® è impiegato con successo in tutti i casi in cui è fondamentale evitare qualsiasi infiltrazione. Tra le applicazioni tipiche rientrano vasche di accumulo meteorico, serbatoi interrati per acqua potabile, vasche antincendio, impianti di depurazione di reflui e digestori, nonché vasche di contenimento industriali (settore chimico, petrolifero, energetico).

Grazie alla protezione completa offerta dal sistema, queste strutture rimangono impermeabili e sicure: l’assenza di perdite preserva le risorse idriche, evita la contaminazione di falde e terreni e tutela l’ecosistema circostante.

In termini di sostenibilità, l’impiego del sistema Drybox favorisce il conseguimento di obiettivi ambientali e normativi ambiziosi. Eliminando le infiltrazioni si riducono gli sprechi idrici e i trattamenti necessari per le acque reflue, mentre l’utilizzo di materiali cristallini riciclabili e senza solventi VOC contribuisce al rispetto delle direttive di bioedilizia.

Complessivamente, la tecnologia cristallizzante può ottenere fino al 65% in meno di impatto ambientale complessivo rispetto alle soluzioni convenzionali. Il risultato è un’opera più sicura, duratura e “green”, conforme ai requisiti delle normative di settore e alle certificazioni di sostenibilità.

In sintesi, DRYBOXSYSTEM® offre ai progettisti, alle imprese edili e agli enti pubblici una soluzione avanzata e comprovata per garantire impermeabilità, durabilità e resistenza chimica agli impianti di depurazione. Grazie a un’impermeabilizzazione permanente e a un approccio sostenibile, questo sistema contribuisce ad allungare la vita utile delle opere nel rispetto dell’ambiente.

10
anni di esperienza
80
prodotti
15

MLN

di metri quadrati di superfici
impermeabilizzate
operativi in
4
continenti
100

%

riciclabilità
65

%

riduzione impronta
ecologica